Buddhismo
Il buddhismo è la religione e filosofia basata sugli insegnamenti di Gautama Siddhartha, detto Sakiamuni, maestro spirituale vissuto in India circa tra il 563 AC ed il 483 AC. Egli era detto Buddha, ovvero colui che è illuminato spiritualmente.L'origine del buddismo è puramente filosofica: lo stesso Buddha non voleva essere oggetto di venerazione, il culto della sua persona venne solo in seguito, quando avvenne la separazione dall'Induismo e dal sistema di caste grazie al proselitismo dei suoi seguaci. Un aneddoto racconta tale impostazione:
- Il bramino Dona vide il Buddha seduto sotto un albero e fu tanto colpito dall'aura consapevole e serena che emanava, nonché dallo splendore del suo aspetto, che gli chiese:
- Sei per caso un dio?
- No, brâhmana, non sono un dio.
- Allora sei un angelo?
- No davvero, brâhmana.
- Allora sei uno spirito?
- No, non sono uno spirito.
- E allora, che cosa sei?
- Io sono sveglio.
- Anguttara Nikaya
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2 Testi 3 Correnti del buddhismo |
Fondamenti filosofici
Le quattro nobili veritÃ
Alla base della filosofia buddista stanno le quattro nobili verità . Si narra che il Buddha stesse meditando sotto l'albero del bodhi (Illuminazione), quando all'improvviso le comprese, come in un lampo di luce. Eccone di seguito l'elenco:
- Durka o Dukka: l'universalità della sofferenza. Nella vita c'è il dolore, causato dal rimpianto per ciò non abbiamo più, dalla frustrazione per ciò che desideriamo e non abbiamo, dall'inquietudine per la transitorietà di quello che abbiamo: si soffre perché ci si rende conto che tutto è destinato a finire.
- Samudaya: la sofferenza non è colpa del mondo, ma deriva da noi stessi. Ha origine dentro di noi, dalla ricerca della felicità in ciò che è transitorio, spinti dal desiderio (tanha, sete), invece di godere di ciò che si ha.
- Nirvana: per eliminare la sofferenza bisogna sopprimere il tanha, l'attaccamento irragionevole alle cose e alle persone, alla scala di valori ingannevole per cui ciò che è provvisorio è maggiormente desiderabile.
- Marga: la strada da intraprendere per avvicinarsi al nirvana. Esso è detto il nobile ottuplice sentiero
Il Nobile Ottuplice Sentiero
L'uomo è composto di cinque parti:- Rupa: la parte corporea o sensibile
- Vedana: ciò che ci fa provare il piacere e il dolore
- Samjna: ciò che percepisce e crea la weltanschauung
- Sankhara: le predisposizioni che originano dal karma (la legge di causa ed effetto)
- Vijnana: la coscienza
In base a questa visione, viene definito l'ottuplice sentiero, che consiste in:
- Retta Conoscenza, ossia il riconoscimento delle quattro Verità ;
- Retta Risoluzione, l'impegno ad evitare il tanha;
- Retta Parola, ossia l'astenersi dal mentire e dall'ipocrisia;
- Retta Azione, evitare di causare sofferenza agli altri esseri;
- Retto Comportamento, cioè praticare le norme del retto parlare e agire;
- Retto Sforzo, tendere ad aumentare le proprie buone qualità ;
- Retto Pensiero, ossia mantenere la mente priva di confusione, il che aiuta ad evitare il tanha;
- Retta Concentrazione, cioè la meditazione trascendentale che porta al dhyana, non-coscienza, concetto identico al satori Zen
Dhyana e jhana sono tradotti solitamente come "concentrazione", "assorbimento", "meditazione". In realtà indicano quello stato di rilassamento durante cui nella mente non c'è più soggetto ne oggetto: la mente non è più attraversata da alcun pensiero. Quando il buddismo arrivò in Cina, dhyana veniva pronunciato ch'an, e al successivo passaggio in Giappone divenne zen.
Quello che rende il buddismo una filosofia più che una religione è la convinzione che tutte le pratiche spirituali vogliono far progredire l'umanità verso il bene, e che i modi per realizzarlo sono molteplici e non si escludono a vicenda. Questo è un punto di vista inconciliabile con il carattere dogmatico delle principali religioni.
Testi
I testi sacri del Buddhismo sono raccolti in due canoni: il Canone Pali e il Canone Sanscrito, a seconda delle lingue degli scritti. Il Canone Pali è proprio del Buddhismo Theravada, e si compone di tre pitaka, o canestri: il Vinaya Pitaka, o canestro della disciplina, con le regole di vita dei monaci; il Sutta Pitaka o canestro della dottrina, con i sermoni del Buddha; infine l'Abhidamma Pitaka o canestro della filosofia, che raccoglie i commenti alla dottrina esposta nel Sutta Pitaka. Per il canone sanscrito, adottato dalla tradizione Mahayana le suddivisioni variano molto da paese a paese, ma conservano la stessa ripartizione.
Correnti del buddhismo
Vedi anche:
(Vedi: Portale Filosofia | Progetto Filosofia)
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